2.11.06

GRANDE, IMMENSO, KAKA'

L'emozione che si prova guardando un ragazzo, una persona normale come noi, fare certe cose sublimi con il pallone tra i piedi non si può spiegare. Ma..
quando la sfera buca la rete dopo un tiro che Lui ha provato con una naturalezza e una disinvoltura disarmanti...
quando la palla sembra un tutt'uno con il piede e lo segue in una lunga cavalcata per il campo..
... allora capisci che non è una persona normale come noi, è un artista, un artista del pallone.
Penso che tutti i tifosi milanisti che mercoledì erano allo stadio come me o davanti alla tv a vedere Milan-Anderlecht abbiamo avvertito un sussulto al cuore ammirando le prodezze di Kakà.
Un sentimento misto di ammirazione, comtemplazione e reverenza nei confronti di un artista che disegna la sua opera d'arte. Il paragone con l'arte è proprio calzante: la stessa sensazione che rapisce un amante dell'arte davanti ad un quadro di un Maestro.
Nel calcio in più l' ammirazione, la contemplazione, il rapimento estatico si uniscono ad un sentimento di gioia incontenibile. Già. Perchè le opere d'arte di un calciatore non sono come le tele degli artisti: assieme ad una realtà oggettiva, la realtà di esistere per essere contemplate, hanno una realtà causale, provocano degli effetti. Le opere di Kakà oltre ad un piacere estetico danno anche un piacere emotivo al tifoso, perchè fanno vincere le partite, persino i trofei...
E in questo misto di ammirazione e gioia, l'emozione si sublima a volte addirittura in commozione... e non ci puoi credere: "Mi commuovo per il goal di un giocatore? "
Questa è la magia che fa il calcio ad un vero tifoso, questo è la magia che riesce a fare Kakà....

30.10.06

CAMPIONATO: FINE DEI GIOCHI..

se mai c'è stato un inizio. In questo week end calcistico mettiamo definitivamente nel cassetto qualsiasi ipotesi di terminare il campionato in posizione vittoriosa. L'artibrato nega sconti alla penalizzazione di -8 e l'Inter ci sbeffeggia con un 4 a 3 nel derby di sabato. E' inutile: quest'anno "non c'è trippa per gatti". Sarà già tanto se riusciremo a terminare il campionato in posizione Uefa. Dispiace perchè, al di là che possa contare o no in termini di classifica, sconfiggere l'Inter è sempre un'evento che lascia nel tifoso milanista un piacere "satanico", tanto più forte quanto più si nutre della rassegnazione e del disappunto stampati sui volti di giocatori, tecnico e tifosi interisti ogni volta che perdono il derby.
Pazienza, abituiamoci a questo Milan quest'anno. E ora aspettiamone un'altra.. chissà cosa succederà mercoledì con l'Anderlecht..
CAMPIONATO DA MEZZA CLASSICA....

è quello che dobbiamo aspettarci, del resto se partono Sheva, Stam e Rui Costa, e arrivano Oliveira, Favalli e Borriello, cosa si può pretendere?

Il calcio è la cosa più semplice del mondo: se hai i giocatori forti vinci, se hai giocatori deboli non vinci.